Scuolanostra
italiano
classe terza
Dante Alighieri
(1265-1321) Poetica
- Dante è stato un grande lettore e si è interessato di
tutti i campi del sapere: letteratura, arte, musica, teologia, filosofia,
scienza
- Le opere giovanili dimostrano la sua conoscenza della
poesia allegorica francese , del ciclo bretone, della poesia provenzale (in
part. quella di Arnaut Daniel) dei poeti della scuola siciliana e di quelli
della scuola toscana.
- Importanza del rapporto con i poeti del Dolce Stil Novo, in
particolare con l'amico Guido Cavalcanti e con Guido Guinizzelli (quest'
ultimo chiamato "padre mio" in Purgatorio XXVI)
- A un certo punto però , nella Divina Commedia, Dante
sembra prendere le distanze sia da Guinizzelli sia da Cavalcanti. In Inferno V mostra le conseguenze negative a cui può portare l'amor cortese,
in Inferno X sottolinea alcuni aspetti che lo differenziano da Cavalcanti
- Trasfigurazione allegorica della propria personale vicenda
amorosa (ed umana) per farne spunto di riflessione sui grandi temi della
vita: l'amore, la ricerca del bene e della verità, il percorso spirituale
verso Dio, il soccorso della grazia divina nelle prove
- Il rapporto con la cultura medievale: entrato in contatto
con gli ambienti dell'università a Bologna e Parigi, Dante si mostra vicino
seguace della filosofia di san Tommaso d' Aquino che a sua volta si rifaceva
ad Aristotele. Si appassiona a tutte le grandi questioni culturali del
tempo, dal rapporto tra potere politico e potere religioso, alla nascita della
letteratura in volgare, al rinnovamento religioso promosso dagli ordini dei francescani e domenicani.
- Il rapporto con la letteratura classica: Dante mostra
sempre grande rispetto e ammirazione per i grandi letterati e filosofi
dell'antichità greco-romana, come Omero, Aristotele, Cicerone, Orazio. Il
rapporto privilegiato è però con Virgilio, definito "duca, segnore e
maestro" rispetto a lui si pone come un discepolo che segue umilmente
ed obbedisce, ma verso la fine del percorso si stacca da lui per proseguire
lungo il cammino che gli era stato indicato
- Dante stesso indica la procedura per comprendere
correttamente i suoi testi. Nel Convivio indica i quattro possibili sensi di
interpretazione del testo: letterale, allegorico, morale e anagogico.
Nell'Epistola XIII a Cangrande della Scala ribadisce che bisogna distinguere
tra senso letterale e quello allegorico o morale della Commedia.
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