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italiano classe terza

PROPOSTE DI LETTURA e compiti per vacanze CLASSE III  A   Estate 2018

 

Non dobbiamo leggere per dimenticare noi stessi e la nostra vita quotidiana, ma al contrario, per impossessarci nuovamente, con mano ferma, con maggiore consapevolezza e maturità, della nostra vita. Hermann Hesse, Scritti letterari I, 1972 (postumo)

 

1.      Per tutti:

GIOVANNI VERGA, I Malavoglia

2.      Un libro a scelta per la relazione orale nel primo quadrimestre tra i seguenti:

Genere : romanzo storico

ANTONIO FOGAZZARO, Piccolo mondo antico

UMBERTO ECO, Il nome della rosa

VALERIO M. MANFREDI, Lo scudo di Talos  

ROBERT HARRIS, Pompei

TRACY CHEVALIER, La ragazza con l’orecchino di perla

ITALO CALVINO, Il sentiero dei nidi di ragno

PRIMO LEVI: La tregua

MARKUS ZUSAK: Storia di una ladra di libri

 

2 ) Genere: avventura (classici)

COOPER, James Fenimore: L’ultimo dei Mohicani

VERNE, Jules: L’isola misteriosa

VERNE, Jules: Michele Strogoff

DUMAS, Alexandre: Robin Hood

DUMAS, Alexandre: I tre moschettieri

CONRAND, Joseph: Cuore di tenebra

KIPLING, Rudyard: Capitani coraggiosi

LONDON, Jack: Il richiamo della foresta

GOLDING, William: Il signore delle mosche

 

   E’ consigliabile preparare una scheda scritta sul libro letto

     

3.      Saggio su romanzo storico oppure su romanzo di avventura (vedi allegato)

4.       Questionario su Ludovico Ariosto, Un microcosmo del poema, canto I, ottave 1-24 (vedi allegato)

 

 

 

Buone vacanze!                                                

Giuseppe Mosconi


 

Tipologia B. Saggio di argomento letterario

 

Il genere letterario del romanzo storico.

 Fai riferimento in particolare all’esempio di un’opera che hai letto ed utilizza i seguenti documenti:

 

“Il romanzo storico, consistente, secondo la formula manzoniana, in un «misto di storia e d’invenzione» , significava inserire in uno sfondo storico studiato e reso con scrupolo una storia e dei personaggi inventati, ma inventati e rappresentati in armonia con quello sfondo. Il che significava ancora, almeno nelle aspirazioni, legare strettamente i caratteri individuali dei personaggi alle particolarità storiche e sociali dell’epoca in cui erano vissuti”.

( Giuseppe Petronio, L’attività letteraria in Italia)

“In età romantica, ai primi dell’Ottocento, si afferma in campo europeo una nuova forma di romanzo, dopo quelle già emerse nel Settecento, il romanzo storico. Esso fu introdotto dallo scozzese Walter Scott, i cui racconti storici a partire dal 1814 ebbero un enorme successo  e imposero una vera e propria moda in tutta Europa.... Nel 1819 Scott pubblicò Ivanhoe, una ricostruzione dell’Inghilterra nel XII secolo, all’epoca di Riccardo Cuor di Leone”

(Guido Baldi, La letteratura. L’età napoleonica e il Romanticismo))

“A partire dal 1980 si registra in Italia, sull’onda del successo di Il nome della rosa di Umberto Eco, il ritorno al romanzo storico. Il fenomeno era già iniziato da qualche anno negli USA , con la ripresa del romanzo ‘gotico’ e la tendenza ‘neogotica’. Oltre ai romanzi storici di Eco, vanno ricordati quelli di Luigi Malerba, (Il fuoco greco, Le maschere) e di Sebastiano Vassalli (La Chimera)”

(Romano Luperini, La scrittura e l’interpretazione)

 

Il romanzo di avventura come genere letterario

Il romanzo di avventura si è affermato nell’ ‘800 con classici di grande successo, come le opere del francese Jules Verne (L’isola misteriosa, Ventimila leghe sotto i mari, Michele Strogoff), di Alexandre Dumas (I tre moschettieri), di R. Kipling (Capitani coraggiosi, Kim), di James Fenimore Cooper (L’ultimo dei Mohicani). Anche se negli ultimi decenni del Novecento questo genere ha avuto una minore rilevanza rispetto ad altri, non è tuttavia tramontato e tra gli autori di maggiore successo possiamo ricordare l’inglese Ken Follet e il sudafricano Wilbur Smith.

(da appunti di una lezione del prof. G. Mosconi)

 

La parola avventura, che deriva dal latino (significa “ciò che dovrà avvenire”) contiene in sé uno degli elementi che più attirano e catturano l’attenzione dei lettori: l’imprevisto, ciò che sembra impensabile ma che presto accadrà, e che comunque è diverso dalla vita di tutti i giorni.

L’origine del genere è nobile, potendo risalire addirittura a una grandissima opera di poesia, l’Odissea di Omero, il poema che racconta le peripezie affrontate dall’eroe Odisseo (Ulisse per i latini e per noi) durante i dieci anni dello straordinario viaggio che lo riportò da Troia ad Itaca, sua patria.

(Le letture, a cura di Tullio De Mauro, Garzanti)

 

Il tema dell’ignoto e la forza misteriosa della natura è già presente nei romanzi di J.F. Cooper (1789-1851), che però lo colloca nel quadro del romanzo d’avventure, e dunque della fiducia nelle risorse dell’uomo e nella capacità dei pionieri di dominare le avversità. L’ottimismo della “nuova frontiera”, della spinta a civilizzare sempre nuovi territori verso ovest, lo spirito di epopea da cui nasceranno tanti film “western”, trovano le radici nei romanzi di Cooper.

(Romano Luperini, La scrittura e l’interpretazione, Palermo 2000)

 

Kipling può essere considerato, nell’evoluzione della moderna letteratura inglese, un pioniere dell’interpretazione sociologica: egli studia principalmente gli istituti, le strutture, le sanzioni che impediscono alla società di precipitare e di dissolversi

(Grande enciclopedia tematica Garzanti. La letteratura, Milano 2005)


 

Questionario (Orlando furioso, canto I)

  1. A quali modelli letterari si ispira la protasi (ottave 1-2)
  2. In che cosa consiste la novità del personaggio di Orlando nel poema ariostesco? (ottava 2)
  3. In quali versi, già nelle prime ottave, è possibile trovare l'ironia ariostesca?
  4. Qual è lo scopo encomiastico dell'opera? (ottava 4)
  5. Qual è l'antefatto, già narrato dal Boiardo, che viene riassunto all'inizio dell'Orlando furioso?
  6. Chi è il personaggio che Angelica incontra per primo nella sua fuga?
  7. Fin dall'inizio, i personaggi ariosteschi appaiono sempre alla ricerca di qualcosa. Spiega cosa stanno cercando, nel canto I, Angelica, Rinaldo e Ferraù.
  8. Quale significato esprime il verso "Oh gran bontà de' cavallieri antiqui!"?
  9. Quali sono altri esempi di interventi diretti dell'autore per esprimere un commento alla vicenda narrata in questo canto?
  10. Quale significato simbolico assume il bosco nel poema?