scuolanostra
latino classe V
FEDRO, FAVOLE
 
Canis per fluvium carnem ferens
 
Amittit merito proprium qui alienum adpetit.
Canis per flumen carnem dum ferret natans,
limpharum in speculo vidit simulacrum suum,
aliamque praedam ab alio cane ferri putans
eripere voluit; verum decepta aviditas
et quem tenebat ore dimisit cibum,
nec quem petebat potuit adeo attingere.
      Perde meritatamente il proprio chi desidera l'altrui.
Un cane , mentre attraversava a nuoto un fiume portando della carne,
vide la propria immagine nello specchio delle acque,
e credendo che un'altra preda fosse portata da un altro cane,
volle cercare di afferrarla; ma l'avidità fu punita
e perse il cibo che teneva in bocca,
nè potè afferrare quello che desiderava.

 
 
Aesopus et petulans
 
Successus ad perniciem multos devocat.
Aesopo quidam petulans lapidem inpegerat.
Tanto, inquit, melior! Assem deinde illi dedit,
sic prosecutus: Plus non habeo mehercule,
sed, unde accipere possis, monstrabo tibi.
Venit ecce dives et potens: huic similiter
inpinge lapidem et dignum accipies praemium.
Persuasus ille fecit, quod monitus fuit;
sed spes fefellit impudentem audaciam:
comprensus namque poenas persolvit cruce.

Il successo spinge molti alla rovina
Un attaccabrighe aveva lanciato un sasso ad Esopo.
Lui gli disse:"Puoi fare di meglio!"  Poi gli diede una moneta,
e continuò: "Non ho di più, per Ercole,
 ma ti mostrerò da chi potrai riceverne.
Sta venendo un uomo ricco e potente:
tira anche a lui un sasso nello stesso modo
 e riceverai una degna ricompensa.
Lo persuase a fare ciò che gli aveva detto;
ma l'attesa di quel temerario fu delusa:
fu arrestato e pagò la sua colpa con la croce.
 
 
De vitiis hominum
 
Peras imposuit Iuppiter nobis duas:
propriis repletam vitiis post tergum dedit,
alienis ante pectum suspendit gravem.
Hac re videre nostra mala non possumus,
alii simul delinquunt, censores sumus.
Giove ci ha posto addosso due bisacce:
ce ne diede una sulla schiena piena dei nostri vizi,
poi ce ne collocò un'altra davanti al petto piena dei vizi altrui.
Per questo motivo non possiamo vedere i nostri difetti,
ma appena gli altri commettono un errore li critichiamo.

(traduzione di Giuseppe Mosconi)

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