Scuolanostra
latino classe quinta
QUINTILIANO: Conoscere l'allievo e valutarne le capacità (Institutio oratoria, I, 3, 1-5) 1. Una volta affidatogli il bambino, il maestro per prima cosa
scruterà attentamente la sua intelligenza e la sua indole.
L'indizio principale di intelligenza nei bambini è la memoria; la sua
duplice faoltà è di apprendere con facilità e di ricordare fedelmente.
L'indizio successivo è la capacità di imitazione: infatti anche questa
è propria di un'intelligenza pronta, tale che possa riprodurre
facilmente le cose che ha imparato, non solo l'atteggiamento o il modo
di porsi o ciò che c'è di peggio da notare.
2. Non mi darà speranza di una buona indole colui che cercherà con questo sforzo di imitazione di far ridere gli altri; infatti lo scolaro veramente ricco di ingegno dovrà essere anche e soprattutto buono. Del resto riterrei che non è peggio essere di intelletto lento piuttosto che malizioso; infatti lo scolaro buono sarà molto diverso da quello pigro o indolente. 3. Questo mio discepolo comprenderà senza difficoltà le cose che vengono insegnate; farà anche delle domande, tuttavia seguirà (il maestro) più che correre avanti. Questo tipo di ingegno per così dire precoce non arriva mai facilmente a dare buon frutto. 4.Ci sono quelli che realizzano piccole cose e, spinti dall'audacia, mostrano subito ciò che possono fare; sanno fare soltanto le cose più semplici, tuttavia proseguono a parlare e recitano quelle parole con volto sicuro, senza alcuna incertezza; non producono molto, ma in fretta; 5. però non vi è sotto una vera energia, non si sostengono su radici che penetrino in profondità; (sono) come quei semi che sparsi sulla superficie del terreno germogliano troppo rapidamente o quelle erbe che somigliano al grano e maturano prima delle messi, ma con spighe vuote. (traduzione di G.M.) |