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Italiano classe V
 

IL VERISMO E GIOVANNI VERGA

  1. VERISMO: movimento letterario italiano della seconda metà dell'Ottocento, caratterizzato da una descrizione realistica della società del tempo, e profondamente influenzato dal Naturalismo francese (Maupassant, Zola, Taine) e dalla filosofia del Positivismo (Comte, Darwin Spencer).
  2. Caratteri del Verismo:
  1. Caratteristiche del romanzo verista:
  1. Maggiori esponenti del Verismo
  1. Giovanni Verga (1840-1922)
Romanzi e novelle di tipo prevalentemente tardo romantico, basati sull'analisi psicologica dei personaggi e ambientati nell'alta società (Storia di una capinera, Eva, Tigre reale)
Qualche racconto di tipo rusticale ambientato in Sicilia (Nedda).
Racconti e romanzi di carattere verista
Rosso Malpelo (1878) ;
Vita nei campi, Novelle rusticane (raccolte di novelle)
I Malavoglia, Mastro don Gesualdo (primi due romanzi del ciclo rimasto incompiuto "I vinti")
vedi: I MALAVOGLIA
La duchessa di Leyra (romanzo del ciclo de I vinti, rimasto incompiuto)
teatro : La cavalleria rusticana; Dal tuo al mio

Caratteristiche del verismo di G. Verga

a) regionalismo: vicende ambientate per lo più in piccoli centri della Sicilia
b) protagonisti: appartengono o provengono da classi umili (contadini, pastori, pescatori)
c) coralità: vari personaggi complementari che insieme rappresentano la mentalità e il modo di vivere di un certo ambiente

Le idee di G. Verga

a) Adesione sincera alla serietà morale degli umili (cfr. Fantasticheria). Gli umili non sono dei "selvaggi", anche se buoni, ma uomini che vivono seriamente il dramma della vita e rappresentano l'uomo in generale.
b) Determinismo sociale: nell'uomo c'è l'impulso costante a un progresso, ma in genere non riesce ad uscire dall'ambiente in cui è nato o, se riesce, deve fare i conti con il rifiuto o l'emarginazione, e in definitiva con la morte
c) "Religione del focolare" unica difesa contro le avversità; ma in "Mastro don Gesualdo" questa appare già molto insicura

Stile e linguaggio

- Impersonalità dell'autore
- L'analisi psicologica dei personaggi deve emergere spontaneamente dai discorsi e dalle azioni
- Linguaggio: né lingua letteraria né dialetto, ma "dialetto schiarito in lingua", cioè un linguaggio che nella sintassi e nel modo di esprimersi riproduce la lingua parlata dal popolo
- ampio uso di metafore, similitudini; proverbi e detti sono forme privilegiate per esprimere la mentalità degli umili

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